fire made flesh.

by ci_aenigma

«Hai più scritto?»

«No.»

«Perché?»

«La mia ispirazione sta vacillando.»

Shht

«Con le parole crei cose incredibili»

«Sì?»

«Sì. Non smettere mai di scrivere.»

«No?»

«Non farlo.»

«Brucia tutto quello che hai di mio.»

«Mai.»

Shht

Ci sono frasi che è bene non ascoltare. Ci sono frasi che per uno scrittore risultano ossigeno, e di quell’ossigeno l’uomo ne ha bisogno per respirare. Pendere dalle labbra di qualcuno … una sensazione che non avevo mai provato prima. E si perdoni la mia presunzione se in questo frangente mi sento sia uomo che scrittore. Sia essere umano dotato di un’anima infranta che scrittore pregno di una passione che sta scomparendo inesorabilmente, senza lasciare più traccia. Ho smesso di credere nella bontà del prossimo da un tempo che ho dimenticato. Le ore hanno smesso di scorrere sul quadrante del mio orologio, e se ancora non ho perso la bussola, beh … è solo questione di inerzia e sopravvivenza. Citando Josephine Hart, le persone danneggiate sono pericolose: sanno di poter sopravvivere. Tutto è iniziato anni or sono, io e le mie amiche linee temporali. Di punto in bianco ho smesso di credere nella bontà del prossimo, ripetendo quanto scritto sopra. Tutti mentono, un po’ come i demoni, credendo che il primo demone sia la propria coscienza personale. Mi guardo allo specchio e occhi azzurri vedono riflessa una persona che non è una persona. Vedo me stessa fuori dal corpo, colpevole di atti che non avrebbero mai dovuto essere commessi. Sbaglio su sbaglio, pur non essendoci pentimento in questo. L’istinto. Seguire l’istinto. Come suona bene questa parola: Istinto. Che cosa è l’istinto, se non una voce interiore che ti suggerisce la prossima mossa. Ed io, avendola sempre ascoltata, ho deciso di non seguirla più. Per una volta soltanto ho preso in mano le redini di una vita andata a puttane, convincendomi che per una volta sarei saltata nel vuoto certa che ad arrancarmi ci sarebbe stata una rete fatta di profumo e mani forti. Ho un fetish per le mani. Oltre che per gli occhi ed il sorriso, ma questi ultimi sono un classico no? Chi non sviene dinanzi uno sguardo ampio, specie se chiaro – chiarissimo – e un bel sorriso solare. Nessuno può risultare indifferente a queste due caratteristiche. Nessuno, ed io sono la prima a cedere a tale bellezza, seppur passando per una stretta di mano calda e virile. Quel calore, ecco. Quel calore, quella stretta più forte della mia, che dalle dita passava alle braccia e dalle braccia si ancorava al torace quasi a volermi proteggere da agenti esterni pronti a colpire. Mi sentivo protetta e di quella protezione ne sento la mancanza. Perché quella stretta era il mio ossigeno, ed ora quell’ossigeno non c’è più, la fonte, dalla quale traevo la forza per respirare ogni giorno è andata via, dall’oggi al domani, senza una ragione, valida ragione, lasciandomi in un limbo lastricato di … perché.

«Hai più scritto?»

«No.»

«Perché?»

«La mia ispirazione sta vacillando.»

Shht

«Con le parole crei cose incredibili»

«Sì?»

«Sì. Non smettere mai di scrivere.»

«No?»

«Non farlo.»

«Brucia tutto quello che hai di mio.»

«Mai.»

Shht

«Nel niente hai detto tutto. Vacillante ispirazione, perduta è la mia faccia in un mare di facce.»